Avere la possibilità di ricevere un assegno INPS del valore di 620 euro al mese consente di tirare una boccata d’ossigeno, ecco chi ne ha diritto.
I soldi che abbiamo la possibilità di guadagnare non sembrano bastare mai un po’ per tutti, poco cambia se in una famiglia entrambi i componenti della coppia lavorano e hanno la garanzia di avere un contratto a tempo indeterminato. La situazione infatti si complica se si deve mettere da parte una cifra ad hoc per mutuo o affitto, oltre ovviamente alle altre spese che si devono sostenere. Non può quindi che essere provvidenziale avere la garanzia di un aumento, deciso però non direttamente dal datore di lavoro, ma frutto di un assegno emanato dall’INPS.
Quando si verificano situazioni di questo tipo spesso si ritiene che la differenza rispetto a quanto avuto fino a poco tempo prima sia davvero poco consistente, per questo si continua a sentirsi in affanno. Questa volta però la situazione potrebbe essere del tutto diversa per molti, l’importo a cui si ha diritto avrà infatti un valore non così lieve, pari a 620 euro, a condizione però di essere in possesso di alcuni requisiti ben precisi.
Avere la garanzia di ricevere una cifra mensile superiore rispetto a quanto previsto nel proprio stipendio può essere provvidenziale per molti, a maggior ragione in un periodo come quello che stiamo vivendo. E’ purtroppo però impensabile che possano esserci modifiche davvero tangibii ai contratti nazionali delle varie categorie o iniziative personali da parte dei datori di lavoro, che spesso loro malgrado si ritrovano costretti a ridurre il personale a causa di cali di produzione che portano a decisioni drastiche.
Ora questa possibilità arriva grazie a un assegno INPS del valore di 620 euro al mese concesso a chi rientra tra i beneficiari dell’Assegno di Inclusione (ADI), a cui hanno diritto circa 760 mila persone, sulla base delle domande che sono state accolte il 31 dicembre. La misura si rivela davvero importante per poter dare un sostegno alle fasce più deboli della popolazione grazie a percorsi di inserimento sociale, di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro condizionata al possesso di requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno.
Per rientrare tra i possibili beneficiari sono però necessarie alcune condizioni economiche ben precise, ovvero:
E’ inoltre necessario non essere proprietari di autoveicoli immatricolati negli ultimi tre anni (eccetto quelli per disabili) né di navi o imbarcazioni da diporto. Nessun componente del nucleo familiare deve inoltre avere dato le dimissioni dal posto di lavoro, se non per giusta causa.
L’ADi è rivolto nello specifico a nuclei familiari in cui siano presenti, alternativamente:
Chi lo richiede deve inoltre avere altri requisiti, deve essere quindi:
Il richiedente deve poi essere residente in Italia da almeno cinque anni, gli ultimi due dei quali in modo continuativo. Il contributo può essere concesso per un periodo non superiore ai 18 mesi consecutivi, allo scadere dei 18 mesi può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per altri 12 mesi.
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